Fiera Settembrina
L’EVENTO NELLA STORIA
Si svolge nella giornata del 21 e del 22 settembre.
Originariamente, il 21 settembre si teneva la fiera degli animali, lungo il Viale A. Gramsci. I sambucesi accorrevano numerosi ed erano soliti portare i loro animali al fine di venderli ed acquistarne altri. Dai cavalli alle mucche, dalle galline alle pecore, la fiera settembrina degli animali era un importante evento per la comunità sambucese.
Oltre agli animali, si potevano acquistare anche utensili di altro genere: stivali, scarponi, cordame, coltelli, bastoni per i contadini, attrezzi per la raccolta delle olive e dei fichi d’india, scope di palma nana (alias “scupa di curina”) utili per pulire i forni a legna ed anche i pavimenti in pietra.
Lo stesso giorno, aveva luogo anche la fiera nel C.so Umberto I. Evento attesissimo dai sambucesi poiché, non essendovi negozi di questo genere, in questa occasione, soprattutto chi doveva sposarsi a breve, poteva acquistare la “terraglia”, ovvero pentole, piatti, coperte, e tanto altro oppure poteva soffermarsi ad osservare la merce e posticipare l’acquisto all’indomani, godendosi una piacevole passeggiata lungo la “Strata granni”.
L’EVENTO OGGI
Oggi questa tradizione è mutata. La fiera degli animali non ha la stessa portata di una volta, ma comunque persiste. Lungo il C.so Umberto I, invece, i connotati dell’evento sono quasi rimasti uguali al passato: file di bancarelle popolano la strada principale, mentre decine di bambini scorrazzano divertiti per la Piazza della Vittoria mangiando zucchero filato. C’è chi si sorseggia un buon calice di vino ascoltando musica live e chi passeggia scrutando ogni bancarella, alla ricerca di qualcosa di interessante da acquistare.