Un parco giochi inclusivo
L’area attrezzata a parco giochi, con giochi singoli e combinati di tipo inclusivo, si articola in coloratissimi giardini sensoriali. Il progetto ha voluto valorizzare l’identità e la storia del borgo - fondato dagli Arabi intorno all’830 - e della sua comunità, ispirandosi alle possibili origini del nome di Sambuca: dal leggendario emiro Al Zabut, lo Splendido, che vi fece costruire il castello, alla pianta di sambuco, diffusa nell’antichità nella valle del Lago Arancio, alla sambýke - dal greco Σαμβύκη- strumento musicale greco simile all’arpa, che richiama nella forma la pianta del centro storico ed è raffigurata nello stemma del Comune. All’interno del parco giochi inclusivo il riferimento a questi elementi distintivi è leggibile nel fiore del sambuco stilizzato, riprodotto nei sinuosi vialetti che collegano i giardini sensoriali e sovrapposto alla raggiera di viali preesistenti; il tema del castello è riproposto nel Giardino del movimento; il tema della musica nel Giardino dei suoni.
La Villa comunale
Ci troviamo al principio di Corso Umberto I, l'antico rettifilo della Strata Granni: un vero e proprio percorso narrativo che attraversa la storia e che racconta, nelle sue tappe, lo sviluppo del borgo e la vita dei suoi abitanti nel tempo. Qui, su un'area trapezoidale del tessuto residenziale, affacciata sul Lago Arancio, negli anni '50 è stata realizzata la Villa Comunale. Sulla sua destra, la sala cinematografica "Elios" e un fabbricato che ospitò per diversi decenni un mulino meccanico.
Dai giardini all’italiana a “Zabut felice”
L’impianto della villa, con la sua suddivisione geometrica degli spazi, si ispira ai giardini all’italiana. Sull'originario disegno del giardino urbano - un quadrilatero irregolare con 8 viali radiali e, a fianco, un’altra area romboidale con 4 viali perimetrali, 2 diagonali ortogonali e una fontana al centro circondata da panchine - nel 2021 è stato realizzato “Zabut felice”, un parco giochi inclusivo “di comunità”: spazio intergenerazionale di incontro, scambio intergenerazionale, socialità, relax e gioco aperto a tutti, senza limiti, né barriere, pensato per bambini e adulti con disabilità (fisiche e/o mentali) e per tutti i bambini e adulti sino alla terza età del quartiere.
Il Giardino dei Colori
In questo giardino sensoriale i bambini possono dipingere e attaccare collage di diversi colori su lavagne e pannelli di altezza adeguata ai più piccoli e a chi ha una disabilità motoria. Caleidoscopi e binocoli puntati verso il Lago Arancio - importante elemento naturale e paesaggistico per il territorio - vogliono stimolare la vista e la sensibilità alla bellezza del paesaggio. Piante dai diversi colori di fioritura, foglie, cortecce e steli sono state integrate alle attrezzature di gioco per stimolare la sensibilità visiva ed educare i più piccoli alle differenze cromatiche - metafora anche delle diversità fra tutti gli esseri umani - e dunque anche all’integrazione del “diverso da me”.
Il Giardino del Movimento
Cuore del Giardino del Movimento è il gioco inclusivo del Castello, che, alludendo al castello dell’emiro Al Zabut, rievoca per grandi e piccini la storia di Sambuca e il suo originario insediamento arabo. Qui pannelli gioco consentono l’apprendimento logico-matematico e l’esercizio della memoria. Il giardino è arricchito da un’altalena inclusiva, un bilico di legno a 2 posti per bambini dai 2 ai 12 anni, una palestrina e alcuni giochi a molla singoli (i pony) e a 4 posti (il quadrifoglio).
Il Giardino del Tatto
Questo giardino sensoriale ha lo scopo di stimolare il tatto attraverso la percezione di materiali e superfici di diversa granulometria, ruvidezza e scabrosità. Per questo al suo interno sono stati predisposti un tavolo gioco, una sabbiera inclusiva e un tavolo a doppio uso laboratorio e manipolazione. L’esperienza delle sensazioni tattili durante il gioco è arricchita anche dalla Casetta Fiorellina dove toccare le superfici interne ed esterne e fare giochi di manipolazione.
Il Giardino dei Suoni
In questo giardino sensoriale un’isola di gioco-musica consente ai più piccoli (0-3 anni) di sviluppare le abilità motorie grazie ai molti oggetti mobili, aumentare la comprensione dei cambiamenti che si verificano nell’ambiente e imparare la fiducia in se stessi. Da qui si compie un percorso sonoro a tappe che include l’albero delle fiabe con una seduta per nonni e nipoti, genitori e figli, impegnati, in uno scambio generazionale, nel racconto ed ascolto di fiabe, racconti e aneddoti dei tempi passati. Il percorso prosegue con il passaggio al gioco degli xilofoni per l’apprendimento logico-musicale ed il gioco dei tubi parlanti. Qui le attività didattiche possono concentrarsi anche sui suoni di insetti e volatili che stimolano il senso dell’udito: il ronzio di un’ape, il cinguettio o il fruscio di un uccellino, il rumore della flora vegetale al vento che emette o il suono scricchiolante sotto i piedi delle foglie a fine stagione. Immagini sonore da trasferire anche pittoricamente nel vicino Giardino dei Colori.
Il Giardino dei Sapori
Frutti commestibili, verdure, erbe e spezie piantate in un giardino sensoriale offrono ai visitatori l’opportunità di sperimentare la generosità della natura mentre attirano le loro papille gustative. Posto sul versante nordoccidentale del parco giochi inclusivo, il Giardino dei Sapori è attrezzato con cassette gioco per orto urbano/social garden dove coltivare fragole, melanzane, basilico, menta, prezzemolo; sedute giochi a fiorellini, tra piccoli alberi da frutto; un chiosco-giochi con i banchi d’appoggio dove impastare, preparare ed assaporare frutta, miele e cibi semplici e naturali, insieme agli educatori delle associazioni che svolgeranno le attività di animazione, educazione ambientale ed educazione alimentare al parco.
Il Giardino degli Odori
Il senso dell’olfatto è estremamente memorabile: a bordo del Trenino nel Paesaggio degli Odori erbe officinali, piante odorose ed altamente aromatiche offrono ampie opportunità di stimolazione, attirano una vasta gamma di emozioni e trovano facilmente posto nelle nostre banche della memoria. Alle scuole è affidato il compito di coinvolgere i bambini nel dotare le essenze di cartellino identificativo in braille leggibile anche da chi ha una disabilità visiva, con informazioni sulle proprietà della pianta, la sua cura e manutenzione, per sostenere e promuovere l’educazione ambientale di tutti i fruitori del parco. Nel Giardino tra i giochi fa la sua comparsa anche una Babbalùcia (lumaca) in legno, simbolo di Sambuca.
Un giardino sensoriale come opportunità
Il progetto intende promuovere l’inclusione sociale, l’educazione alla diversità, la promozione delle relazioni, la possibilità di garantire a tutti il diritto al gioco, l’educazione ambientale e l’educazione sensoriale. Attraverso i suoi giardini sensoriali offre numerosi benefici e la possibilità, come affermano gli studiosi, di curare diverse patologie, tra cui il morbo di Alzheimer o la demenza senile. All’interno di “Zabut felice”, nella Villa comunale di Sambuca, è possibile istituire dei laboratori per risvegliare le capacità residue dei pazienti come conoscere le varie essenze, dedicarsi alla loro semina/raccolta, fare delle passeggiate, eseguire piccoli lavori artistici con fiori e piante, preparare etichette di riconoscimento per le specie conosciute, scattare fotografie e proporre delle letture. I più piccoli possono invece riscoprire il contatto con la natura, spesso tralasciato a causa di PC, videogiochi e TV. Importante nel parco la creazione di Aree intergenerazionali di comunità: un “Giardino delle generazioni”, dove nonni e nipoti possano incontrarsi o recarsi assieme e trovare uno spazio per giocare e divertirsi insieme all’aria aperta o praticare attività fisica, o, come nel caso dell’Albero delle Fiabe, sedersi a raccontare o ad ascoltare o coltivare insieme l’orto nel Giardino dei Sapori o disegnare insieme nel Giardino dei Colori.