Il Macco di fave, in dialetto siciliano u maccu, è una deliziosa crema di fave secche e sgusciate, un piatto tradizionale della cucina contadina che a Sambuca si prepara il 5 agosto, in occasione della festività della Madonna dei Vassalli.
La coltivazione della fava arrivò in Italia già 5.000 anni fa tramite i viaggi di mercanti e commercianti tra Grecia ed Anatolia.
In passato le fave secche erano il nutrimento tipico di molte persone appartenenti a classi non agiate e, per questo, venivano chiamate “la carne dei poveri”, perché ricchissime di sostanze nutritive benefiche per la nostra alimentazione.
Le origini del macco di fave sono da far risalire all'antichità. Sembra, infatti, che fosse conosciuto già al tempo degli antichi romani.
Il nome “maccu” deriva in effetti dal tardo latino, e vuol dire “schiacciare, ridurre in poltiglia”, con riferimento alle fave che vengono schiacciate fino ad ottenere una purea, rafforzata nel gusto da ingredienti unici come il finocchietto selvatico, le cipolle, il sedano, il peperoncino, che ne esaltano la genuinità. La si può altresì gustare come semplice purea oppure insieme alla pasta, un connubio perfetto e squisito a cui abbinare un vino bianco siciliano tipo Chardonnay.
Il Macco di Fave è fa parte della lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T).