Madonna dei Vassalli
LEGGENDE E CREDENZE POPOLARI
Il 5 agosto si festeggia Maria SS della Neve, volgarmente detta dei Vassalli, nell'omonima Chiesa.
La leggenda narra che nel XVIII due padri di famiglia in cerca di qualcosa da mangiare, trovarono un po’ di fave e rubarono una pecora che cucinarono di notte per non far notare il fumo e l’odore. Nel frattempo, però, alcuni gendarmi bussarono alla loro porta. Impauriti si rivolsero alla Madonna dicendo: “Bedda Matri di li Vassaddi - di carni filu e di coriu tila”!
Al loro ingresso, i gendarmi chiesero cosa ci fosse nella pentola e fu risposto che contenesse filo. Nell'accertarsene, al posto di uscire carne, tirarono filo, e lasciarono in pace le famiglie.
Da allora, ai “virgineddi”, ovvero ai bambini, fu data da mangiare pasta con le fave.
I sambucesi, per ottenere le grazie, devotamente invocavano la Madonna dei Vassalli con le stesse parole del miracolo e per sciogliere i voti delle numerose grazie ricevute, nel giorno della festa, davano da mangiare la pasta con le fave, benedetta dal prete e distesa nelle “tavuliddi”, a tutti i “virgineddi” del Paese, che giravano col cucchiaio per le varie tavole votive.
LA TRADIZIONE OGGI
Anche oggi questa tradizione rimane fortementa radicata nell’animo dei sambucesi. Il 5 agosto, infatti, a seguito della celebrazione liturgica, chiunque può accedere allo spazio sottostante della Chiesa per condividere il pranzo preparato ed offerto dai componenti del comitato, a base di "pasta con fave secche" chiamata "virgineddi".